Pubblichiamo un interessante contributo da parte di Alessia Musazzi, HR Specialist.
Al giorno d’oggi, un tema che resta sicuramente affascinante, sebbene ormai ben conosciuto, è sicuramente il Recruitment. Ormai la Ricerca e Selezione del Personale non ha più molti segreti, la conduzione del processo di selezione è ormai una nozione consolidata e quasi del tutto universale. Tuttavia permangono alcuni elementi distintivi che permettono di ampliare non solo lo stesso mondo HR ma anche la stessa divisione Recruiting. Io, in primis, durante la mia esperienza ho avuto modo di esaminare diversi aspetti di questo appassionante settore, gestendo la ricerca e selezione del personale prima tramite la ricezione di candidature passive ed, in seguito, in qualità di Head Hunter, svolgendo pertanto una ricerca attiva dei candidati tramite LinkedIn. Nonostante tutto, il settore HR non può sfuggire all’avanzare dei tempi ed incontra la necessità di rinnovarsi, di progredire e fare i conti con quella che è la richiesta del mercato. É qui che si fa strada il Career Branding, un percorso che fornisce ai candidati tutti gli elementi per distinguersi all’interno di un processo di selezione. Quindi cos’è esattamente il Career Branding? Si tratta di una strategia dedicata a varie figure professionali, principalmente a Middle & Top Managers, professionisti ed imprenditori, che serve a dar loro maggiore visibilità nel mondo del lavoro, soprattutto tramite la nota piattaforma professionale LinkedIn. Questo percorso può comprendere diversi pacchetti che variano dal re-branding del CV fino all’individuazioni dei migliori canali per trovare l’opportunità perfetta per noi. Dal punto di vista di una risorsa junior, per la quale il mondo del lavoro e delle Risorse Umane risultano ancora per molti aspetti inesplorati, sicuramente il rapporto tra queste macro-aree dell’universo HR non salta immediatamente all’occhio, soprattutto quando sul mercato si vedono diversi professionisti, appartenenti a settori differenti rispetto a quello della selezione del personale, che tuttavia offrono servizi di Employer Branding. Bastano pochi mesi di esperienza per capire che il reclutamento costituisce un elemento chiave per poter fornire un punto di vista oggettivo da parte di chi conduce il processo di selezione, dando, pertanto, informazioni specifiche sulle modalità per emergere nel mondo del lavoro, facendosi notare da figure come HR Manager, HR Director e C-Level. Ebbene, dal mio punto di vista, posso considerare questo mio quasi simultaneo incontro con le Risorse Umane ed il Career Branding un’esperienza assolutamente stimolante, che mi ha concesso di relazionarmi a diversi livelli con esperti del settore e figure di alto target. La possibilità di collaborare alla creazione di contenuti che avrebbero contribuito a dare maggiore visibilità a figure di un tale calibro mi ha permesso di fornire valore aggiunto alla mia stessa persona, in quanto ho potuto studiare profili operanti in differenti settori, apprendendo non solo maggiori informazioni riguardo ai loro ruoli ma anche di acquisire know-how nella stesura di CV e di tanti altri contenuti.