2 Comments
  1. Gavino 4 anni ago

    Grazie Paolo,
    chissà che le deroghe in tema di S.W. in questi momenti di emergenza non vengano estese in futuro anche per altre situazioni.
    In questo momento chiaramente l’attenzione è portata alla zona rossa.

    in base alla Notizia del 24 febbraio 2020 Ministero del Lavoro, e del DPCM 23 febbraio 2020:
    – Con il DPCM del 23 febbraio 2020, si è intervenuti per rendere più immediato il ricorso allo
    smart working, nelle aree considerate a rischio per l’emergenza Coronavirus.

    – In tali aree, in via straordinaria, i datori di lavoro possono ricorrere al lavoro agile, per le
    attività esternalizzabili, anche in assenza dell’accordo scritto tra le parti (di cui all’art.
    19, D. Lgs. N. 81/2017). In deroga all’indicato decreto legislativo, il Ministero rende
    noto che, considerata la situazione di emergenza, l’accordo individuale è sostituito da
    un’autocertificazione che il lavoro agile si riferisce ad un soggetto appartenente ad
    una delle zone a rischio;

    – Nel campo “data di sottoscrizione dell’accordo”, va inserita la data di inizio dello
    smart working.
    Sia gli accordi individuali che l’autocertificazione devono essere inviati obbligatoriamente al
    Centro per l’impiego competente tramite la piattaforma informatica presente nel portale.

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